Quest'uomo ingiuriava Cristo in mia presenza con i più bassi insulti,
e tuttavia non è mai stato capace
di mettere a confronto con Cristo se stesso
e tutti i progressisti di questo mondo.
Non è mai stato capace di accorgersi quanto c'era in lui stesso
di meschino amor proprio, di odio, d'insofferenza,
d'irritabilità, di volgarità, ma soprattutto di amor proprio.
Insultando Cristo, lui non si è chiesto: ma cosa metteremo al suo posto?
Non possiamo mica metterci noi stessi, che siamo così spregevoli.
Fëdor Michailovic Dostoevskij
Lettere
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