martedì 11 marzo 2008

G come Giustizia

Per chi non avesse ancora visto uno dei tanti video sul G8 di Genova consiglio questo. E' l'assalto dei poliziotti alla scuola Diaz.
Oggi sono state emesse le condanne nei confronti dei poliziotti che hanno torturato, malmenato e insultato i manifestanti del G8. Quello che sia veramente successo in quella caserma è difficile da ricostruire, ma è certo che manganelli, accendini, e insulti non sono mancati.
n totale sono 76 anni di carcere, su di un totale di 44 imputati. Questo vuol dire una pena media piuttosto bassa, infatti la più dura è stata inflitta all'ispettore della guardia carceraria di Bolzaneto 5 anni e qualche spicciolo.
Almeno una pena è stata riconosciuta anche se Carlo Giuliani, un ragazzo che voleva solo cambiare il mondo, non tornerà più in vita. Ci terrei poi a dire che non tutti i poliziotti sono come quelli.

Ecco uno stralcio dei fatti accertati, compiuti dalle forze dell'ordine, tra quel sabato e quella domenica del luglio 2001.
"Per la giornata di sabato, in particolare: il malore di Katia Leone per lo spruzzo in cella di spray urticante. Il malore di Panagiotis Sideriatis, cui verrà riscontrata la rottura della milza. Il pestaggio di Mohammed Tabbach, persona con arto artificiale. Gli insulti a Massimiliano Amodio, per la sua bassa statura. Gli insulti razzisti a Francisco Alberto Anerdi per il colore della sua pelle. Le modalità vessatorie della traduzione di David Morozzi e Carlo Cuccomarino, che vengono legati insieme e le cui teste vengono fatte sbattere l'una contro l'altra".
"Per la domenica, in particolare: il malore di Stefan Brauer in seguito allo spruzzo di spray urticanti, lasciato con un camice verde da sala operatoria al freddo. Il malore di Fabian Haldimann, che sviene in cella ove è costretto nella posizione vessatoria. L'etichettatura sulla guancia, a mo' di marchio, per i ragazzi arrestati alla Diaz nel piazzale al momento dell'arrivo a Bolzaneto. La sofferenza di Anna Julia Kutschkau che a causa della rottura dei denti e della frattura della mascella non è neppure in grado di deglutire. Il disagio di Jens Herrrmann, che nella scuola Diaz per il terrore non è riuscito a trattenere le sue deiezioni e al quale non è consentito di lavarsi. La particolare foggia del cappellino imposto a Thorsten Meyer Hinrrichs: un cappellino rosso con la falce ed un pene al posto del martello, con cui è costretto a girare nel piazzale senza poterlo togliere". Per chi lo avesse dimenticato, i responsabili di questi episodi sono uomini dello Stato. Quello che ci dovrebbero proteggere dai criminali.

4 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Ah, questi poliziotti...ma vanno compatiti, la Diaz era piena di "pericolosi black-block tanto cattivi".
Giustifichiamoli se poi hanno picchiato dei ragazzi fino a far schizzare sangue sul soffitto e hanno continuato a malmenare chi era già a terra (anche donne).

La Polizia serve, le Forze dell'Ordine servono, ma NON POSSONO DIVENTARE UNA GESTAPO.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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