venerdì 30 novembre 2007

S. Andrea sè perso!

Ho appena scoperto che S.Andrea protegge i cantanti, la Scozia e i pescatori, oltre che un'altra serie di nazioni e città come Empoli (ti ricordi Stè?).
Sicuramente queste sono tra le cose più belle che abbiamo (macchè!), quindi sono orgoglioso (ma vai a cag...).
Vabbè tra cantanti e pescatori oggi è il giorno di questa canzone. Un Andrea sicuramente meno fortunato di me!

Andrea - Fabrizio De Andrè

Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso s'è perso e non sarà tornare
Andrea aveva un amore Riccioli neri
Andrea aveva un dolore Riccioli neri.

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro era firma di re

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Occhi di bosco contadino del regno profilo francese
Occhi di bosco soldato del regno profilo francese
E Andrea l'ha perso ha perso l'amore la perla più rara
E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse - Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.

giovedì 29 novembre 2007

se la realtà non c'è

Mi fanno pena tutti quelli che riprendono attraverso il cellulare scene di violenze di tutti i tipi. Mi fanno pena tutti quelli che cercano di catturare in video, un briciolo d'emozione altrui. Forse non hanno il coraggio di abbassare il telefono e guardare la realtà.

sabato 24 novembre 2007

falso pacifismo

Ogni volta che c'è un attentato in Afghanistan e muore un italiano, Diliberto fa la solita dichiarazione. "Ritiriamoci dall'Afghanistan", poi organizzano una manifestazione sui diritti umani!
Diliberto puoi almeno aspettare 10 minuti dall'attentato, prima di fare queste dichiarazioni?
Questo per me è solo falso pacifismo, il pacifismo dell'indifferenza.

Questi solo i reati dei talebani in quella terra.
  • Amputazione delle mani per i ladri.
  • Esecuzioni pubbliche
  • Fucilazione di prostitute negli stadi sportivi
  • Fucilazione di assassini da parte dei parenti delle vittime negli stadi sportivi
  • Impiccagione o sgozzamento dei rapinatori, negli stati sportivi
  • Lapidazione di adultere
  • Crollo di muri addosso agli omosessuali
  • Distruzione di antiche statue Buddhiste, prima dell'11 settembre 2001
  • Su consiglio degli anziani della comunità indù, che venivano solitamente disturbati dalla polizia che pensava fossero musulmani che si erano rasati la barba, il 22 maggio 2001, i talebani emisero un ordine secondo il quale gli indù e gli altri non-musulmani dovevano indossare un simbolo di riconoscimento giallo. Questa norma venne sostituita nel giugno dello stesso anno, con un ordine per cui gli indù dovevano avere uno speciale documento di identità.
  • Gli uomini musulmani venivano picchiati o imprigionati se si radevano o tagliavano eccessivamente la barba
  • Alle donne non era permesso indossare collant o scarpe aperte, ne di indossare scarpe che facessero rumore quando camminavano
  • Le donne subivano punizioni fisiche se mostravano il volto in pubblico
  • Le case in cui abitavano donne dovevano avere le finestre che davano sulla strada dipinte, così che la gente non fosse in grado di guardare dentro.

venerdì 23 novembre 2007

martedì 13 novembre 2007

politichese forense, ma non troppo











"E’ vergognoso che troppi politici se la prendano con un poliziotto che ha sbagliato piuttosto che con delinquenti e teppisti . Questo è inaccettabile ed intollerabile” PierFerdinando Casini

Non voglio fare il solito discorso da politiche un pò forense. Non capisco però come fa Casini a dire certe cose. Lì, a causa di quel poliziotto è morto un ragazzo. Se lo stato non se la deve prendere con gli assassini con chi se la deve prendere?

domenica 11 novembre 2007

Marco, che scriveva sui treni

di MICHELE SERRA

“Questo ragazzo Marco, quindici anni, che muore folgorato mentre pittura un vagone di metropolitana, in un tunnel buio e oleoso, infrattato nel budellino misero rubato alla città degli adulti... piccolo reo di un reato piccolo, imbrattatore di pubbliche lamiere con piccole gang di ragazzini che provano a lasciare un segno come e dove possono, piccola arte come le brutte poesie che si scrivono da adolescenti, intingendo la penna in quella feroce marea di ormoni che ti strappa dall´infanzia... dolore immenso dei genitori e degli amici terrorizzati dalla morte, e quella morte illegale, poi, quella morte clandestina. Ognuno di noi si ricorda quanto a fatica, quando disperatamente, a quell´età, si cercavano aria, spazio, vita, senso, nelle città ostili fatte solo per il lavoro dei grandi... nelle tristi città che fanno un sorriso, qui e là, solo a chi ha quattrini bastanti per farle sorridere, e altrove sono così noiose e anchilosate e fredde che i buffi/brutti fumetti dei graffitari ci affogano dentro come un ulteriore sbaglio, una varicella, l´ennesimo arredo infelice... perché le chiavi delle città ai ragazzini non le danno, e loro se le vanno a cercare dove possono, in certi angoli che diventano nidi di motorini e di lattine di birra, addosso a certi muri che alla fine, disegnino dopo disegnino, somigliano alle pareti di un gigantesco asilo, questo l´ho fatto io, purché si possa dire io ... e questa giostra trafelata dell´identità , essere qualcuno, disperatamente cercare di essere qualcuno perché non è ammissibile un destino da nessuno (vorreste, VOI, essere nessuno?)... quando chi sbaglia paga morendo... andare a far casino e non tornare più a casa, e perdere tutta intera la vita per guadagnarsi (in cambio? ma non c´è cambio!) una immeritata fama da eroe e, un meritato infinito dolore perché i ragazzi non dovrebbero mai morire... signor sindaco di Milano, vada, la prego, ai funerali di Marco, vada a dirgli anche per nostro conto quanto ci duole che sia morto. Ci vada sottobraccio al suo nemico Atomo Tinelli, gran capo degli imbratta-muri, veda se insieme, tra adulti pensierosi, vi viene qualcosa di bello e di gentile da dire e da fare, in memoria di un bambino e della sua bomboletta di guerra.”


Nel ricordo di Marco, morto a 15 anni, folgorato in un vagone della metro. Articolo di Repubblica del 18 giugno 2002.


Nelle grandi città di storia, vedere a volte scritto “W la figa” o frasi simili provoca rabbia e rancore verso quei vandali. Sapere che per ripulire una città come Milano da queste scritte (di questo si parla) costa 100 milioni di euro, fa arrabbiare ancora di più.

A volte però ci si sente prigionieri di una realtà che diventa squallore. Ci si libera, forse, facendo opere d'arte, insieme oscuro di miscele chimiche e capacità antiche. D'altronde il confine tra arte e illegalità non è ben definito, rimane solo il buon senso.

L'anti "Robin Wood"

Sembra proprio che all'europa piacciano i nobili.
L'aristocrazia inglese, fascinosa del suo essere, geneticamente portata ad essere superiore a tutti gli altri (almeno come convizione) riceve per i terreni, gli scoiattoli e le volpi due miliardi e 550 mila sterline all'anno, questi sono comprensivi degli aiuti da Bruxelles per il principe Carlo e i contributi per castelli di sua maestà.
Il fondo cui l'Europa attinge per questi soldi, è quello per i poveri contadini brittanici, cui va solo una piccola parte, coloro che traggono maggior beneficio dai finanziamenti non sono mai stati agricoltori con difficoltà economiche. Sembra però che tutto questo stia per finire. Mi chiedo quando si aboliranno le nobiltà in tutta Europa.

sabato 10 novembre 2007

nel 2070..

Ecco come si presenterà la Spagna secondo Greenpeace, tra 70'anni...Ovviamente il sopra è come è oggi.





Anche se non penso si arriverà a questo punto, oramai il processo di riscaldamento globale si è innescato, porvi rimedio è difficile.












venerdì 9 novembre 2007

piccoli ingegneri Crescono


E' uscita la prima scuola di ingegneria umanistica a Minimo Teatro, borgo Sforzacosta 275,
provincia di Macerata.

Il programma?
corretta dizione italiana, fonetica, lettura espressiva, recitazione in prosa e in versi, regia, composizione poetica e drammatica, traduzione corporea, microcinesica attoriale, musica di scena, concertazione e scrittura vocale, antropologia teatrale, organizzazione e produzione, strutturazione dello spazio scenico, laboratorio filmico, laboratorio radiofonico

siamo veramente ai limiti della follia.

ma che fa?



?

mercoledì 7 novembre 2007

racconto di mercoledì

Forse un italiano ad uccidere una straniera.

Che cosa strana quando tutti cercano di dare contro allo straniero, succede anche il contrario. Della malvagità umana purtroppo non se ne farà mai a meno, sopratutto di quella gratuita.

martedì 6 novembre 2007

Il Cronista
















“Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti”


“La mia generazione trovava eccitante leggere un'edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Dorè. Adesso sui muri c'è scritto Culo basso Bye bye. Capisce che è un po' diverso?”


“il nostro – diceva Flaiano – è un paese di giocatori del totocalcio”


“la 'devolution ', una parola che sembra inventata da Celentano"


Nell'infanzia della mia memoria, si trova un gran spazio per Enzo Biagi.

A tavola, quando ero bambino, perenne sarà il ricordo della sua trasmissione, che la maggior parte delle volte non riuscivo a comprendere ma che ispirava in me grande poesia, mi faceva capire la grande capacità di giornalismo del maestro.
Biagi è stato l'icona della vera informazione, della lotta ai poteri forti senza tuttavia portare urla, schiamazzi e tesi precostituite.


Ciao Maestro!