domenica 4 marzo 2007

cento anni di Altiero Spinelli

Il 2007 può considerarsi come l'anno dell'Europa. Primo perché sono 50 anni dai trattati di Roma, quelli che fondarono l'unione Europea, abolirono le dogane, permisero la libera circolazione delle merci e delle persone nei paesi fondatori. Soprattuto, in quei trattati, si istituiva un parlamento, delle istituzioni. Negli ideali dei fondatori, c'era la volontà di diminuire la sovranità nazionale e cercare strategie condivise per governare, ma ancora oggi, dopo che Francia e Olanda hanno bocciato la costituzione europea, questo obbiettivo è lontano.

Il 2007 è l'anno dell'Europa anche perché si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Altiero Spinelli, il padre fondatore per eccellenza.

Coraggioso ed audace inseguitore dei suoi ideali, Spinelli nasce a Roma nell'agosto del 1907, suo padre era un socialista convinto e cresce in questa mentalità. Nell'epoca fascista fu un oppositore forte del regime anche perché si iscrive ai giovani comunisti. Per questo viene arrestato e resta in prigione per 10 anni. In questo periodo matura un idea nuova di comunismo e socialismo, rimanendo sempre antifascista non condivide gli ideali di Stalin. Per questo viene allontanato dal partito. Dopo gli anni di prigionia viene mandato in esilio a Ventotene per altri sei anni dove scrive un famoso saggio sulla nascita dell'Unione Europea, il “manifesto di Ventotene” . Lo dovette scrivere sulla carta da sigarette per sfuggire ai controlli della polizia.


La civiltà moderna ha posto come proprio fondamento il principio della libertà, secondo il quale l'uomo non deve essere un mero strumento altrui ma un autonomo centro di vita. Con questo codice alla mano si è venuto imbastendo un grandioso processo storico a tutti gli aspetti della vita sociale, che non lo rispettassero” (Altiero Spinelli)


Finita la seconda guerra mondiale, Spinelli si rese conto che l'unica possibilità per uscire dalla miseria è mettersi insieme. Già nel suo manifesto ipotizza che il federalismo tra gli stati non implica la rinuncia totale della sovranità nazionale, come pensavano molti. Per Spinelli, già oltre cinquanta anni fa, bisognava arrivare ad un atto costituzionale facendo partecipare il popolo europeo.


Il 14 febbraio 1984 dice alla commissione europea che il suo è solamente un lavoro cominciato e che, come tale deve esser portato a termine :


Giunto alla fine di un capitolo e all'inizio di un nuovo capitolo che probabilmente sarà portato a termine da altri, e riflettendo sul lavoro che ho cercato di fare qui, devo dire che, se le idee contenute in questo testo e nella risoluzione non fossero esistite nella mente della grande maggioranza di questo Parlamento, non sarei mai riuscito a mettervele. Mi sono limitato ad esercitare, come Socrate, l'arte della maieutica. Sono stato l'ostetrica che ha aiutato il Parlamento a dare alla luce questo bambino. Adesso bisogna farlo vivere.”


Sulla scena europea, è membro della Commissione della Comunità europea dal 1970 al 1976. È inoltre deputato del Parlamento europeo dal 1976 alla sua morte, avvenuta a Roma il 23 maggio 1986.

Nel 1993, una delle due ali dell'edifico che ospita il parlamento europeo a Bruxelles, fu dedicata a Spinelli in omaggio alla sua vita spesa per costruire l'edificio della comunità europea. L'altra ala dell'edificio è intitolata a Paul-Henri Spaak. La costruzione è comunemente conosciuta con la sigla ASP (Altiero SPinelli).

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