sabato 7 aprile 2007

qualcosa del presente

Festa popolare o religiosa, il giorno di pasqua si festeggia inneggiando improbabili canzoni religiose, portando croci e sentendo messe, per poi abbuffarsi davanti a tavole imbandite con preziose decorazioni e immagini di guerra. Bevendo a più non posso, cercando di non sporcare la tovaglia dell'occasione, raccontando di se dopo delle domande che superando l'umana immaginazione del banale. Si finisce per mangiare delle carie farcite con colombe e uova al cioccolato.
Non voglio raccontare di niente, non è successo niente, non è nessuna ricorrenza né festa. Non voglio certo raccontare di me, ci mancherebbe altro. Per far questo non serve certo un blog .
Venite pure avanti voi con il naso corto, vecchie imbellettate , venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza; godetevi il successo, godete finché dura perché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe. Le parole non sono certo mie, ma della canzone di Guccini, merita veramente ascoltarla. Non ho idea di quando la abbi scritta ma è tremendamente attuale, i poeti improvvisati, gli improbabili conduttori, gli artisti mascherati, i falsi scrittori e futili cantautori ce ne sono a bizzeffe, è un mondo dove tutti sanno fare niente. Certe volte vorrei chiudermi dietro quei libri, dietro quelle parole che ho in camera mia, o costruirmi un isola di soli amici, ma non volevo parlare di me lasciamo perdere. Mi prendo la briga di scrivere un po' a casaccio, di non rispettare i paragrafi ed in generale la lingua italiana. In verità non so se sino ad adesso l'ho fatto.

Siamo nel periodo pasquale, da piccolo mi sono sempre chiesto perchè ci fossero le uova a pasqua e perchè mai questa festa è tanto importante. Ho trovato certo le risposte ma non ho certo l'intenzione di scriverle, non né ho certo voglia e tempo, se volete fate una ricerca.

Potrei parlare con la banalità di certi giornalisti che domani scriveranno cosa il governo Prodi vuol trovare nell'uovo, ma quella banalità , anche se mi appartiene la lascio agli altri.

Chi ha veramente bisogno di una pasqua? Chi è che ha veramente bisogno di una primavera? Quelli che non l'hanno mai avuta. Quelli che non la hanno neanche sognata, perché irraggiungibile e lontana. Molti la hanno avuta la loro primavera. Guccini scriveva


Di antichi fasti la piazza vestita
grigia guardava la nuova sua vita,
come ogni giorno la notte arrivava,
frasi consuete sui muri di Praga,
ma poi la piazza fermò la sua vita
e breve ebbe un grido la folla smarrita
quando la fiamma violenta ed atroce
spezzò gridando ogni suono di voce...

Son come falchi quei carri appostati,
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.
Quando la piazza fermò la sua vita,
sudava sangue la folla ferita,
quando la fiamma col suo fumo nero
lasciò la terra e si alzò verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano,
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Praga...


Dimmi chi sono quegli uomini lenti
coi pugni stretti e con l'odio fra denti;
dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di chinar la testa e di tirare avanti;

dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava:
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga.

dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava:
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga.


Ricordando la primavera di Praga, quando cioè l'ex Cecoslovacchia riuscì a liberarsi dalle truppe sovietiche che, con i loro cari armati avevano invaso le piazze e le vie di Praga. Fu anche la fine di un ragazzo un certo Ian Palach, che per le sue idee si diede fuoco nel centro della città davanti ai carri armati russi.


La pasqua cristiana inneggia alla resurrezione, alla vita. Eppure, eppure nel mondo c'è chi è condannato alla morte. La pena capitale è una pratica ancora diffusa in varie regioni nel mondo. Oggi, il gruppo dei radicali, ha organizzato una marcia in favore della moratoria alla pena di morte. Speriamo che il governo prenda seri provvedimenti in questo senso. Questo sarebbe un grande atto di politica estera. Il più grande immaginabile. (http://www.radicali.it/view.php?id=92086)


E' bello ricordare il giorno della rinascita della vita, ma questo dovrebbe durare un anno intero. Il presidente dell'Iran, ha dichiarato di voler rilasciare i marinai inglesi, perché ricorreva la pasqua. E se fosse stato un altro periodo dell'anno cosa sarebbe successo?

C'è ben poco da festeggiare, se non ricorrenze banali, non perché sbagliate, ma perché non se ne conosce il significato, traducendo questo in atti materiali. Ora scusate devo andare ad aprire l'uovo. Ah mhà certo che sbadato... Buona pasqua!






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