sabato 2 giugno 2007

Primo Maggio

Ricomincio a scrivere dopo più di un mese. Questo è un periodo di grande impegno per me.
Ho ascoltato con grande attenzione le tante argomentazioni di miei amici con le quali sostengono tesi che ai più possono sembrare inconfutabili. La loro battaglie delle idee sono convinto si basi più su una specie di orgoglio personale che su una vera e propria convinzione politica. Questo perché l'avversione che si ha verso la politica attuale nasce da un'ideologia che sfiora il pregiudizio. E' molto che debbo fare un articolo sul Pd, e in generale sulla politica attuale ma se ne sta parlando veramente troppo, penso che quelli che leggono queste righe non ne vogliano sentire parlare. La rimanderò a seguito. Per adesso riparto dal primo maggio.


Sino alla sera prima non dovevo partire, uscivo da una settimana terribile per tosse, ma quando al TG , ho visto le immagini della preparazione del concerto, le interviste, non ho resistito. Ho avvertito un paio di persone e il giorno dopo il primo treno per Roma è stato mio.

Un attimo di terrore c'è stato vicino Roma quando il controllore riceve una chiamata, gli domanda: “ci sono dei Kazaki sul treno?”.

Sembrava davvero di essere dentro le righe della canzone dei Modena “..la città sembra un mare di rosse bandiere..”, già quando sono arrivato alle 11 , una fiumana di persone cercava di entrare sul prato, a sbeffeggio di improbabili personaggi, dovevano esser parte della sicurezza. La cornice era fantastica, la particolarità è stata quella di esser sovrastati da una chiesa, S. Giovanni.. Riesco a entrare dopo aver conosciuto un centinaio di pugliesi, e trovo i miei compagni. Persone conosciute, e facce nuove. Lì la tensione si è scaricata. Degno di nota è il fatto che c'era pieno di figa, veramente. Anche una certa Claudia.

Nell'attesa partivano le strofe delle canzoni più goliardiche, mentre eravamo all'apice del bivaccamento, dello svacco. La sensazione di benessere era data anche dalla quantità spaventosa di cannabis che c'era nell'aria.

Il concerto è stato meraviglioso, tra spintoni e canti,un'occasione unica per scaricare tutte le tensioni dell'università. La quantità di pugliesi era veramente impressionante, si sentivano ovunque canti salentini e striscioni inneggianti quella terra. Qua e là si intravedeva qualche bandiera sarda. Da ricordare la presenza di una banana enorme che ha sovrastato le persone vicine. Un momento irrepetibile, quando Paolo Rossi ha cantato bella ciao, inevitabile canzone in una giornata come questa.

E' stata una giornata per stare insieme a molte persone accomunati da ideali, e veri valori. E' stata uno sprazzo di creatività, nell'andirivieni delle giornate. E gia aspettiamo quello del prossimo anno.


Un ringraziamento speciale a Marco, che mi ha ospitato. Anche lui salentino ma romano da qualche mese. Mi ha fatto veramente piacere rivederlo, i ricordi lontani di qualche estate fa mi sono tornati vivi. Buonissimi i tortellini panna & salvia quasi all'una di notte! Spero di tornare presto nella capitale!


1 commento:

Marco ha detto...

alla prima parte dell'intervento, che temo si afuori luogo, replico nelle sedi opportune ;D.. per quanto riguarda il primo maggio, beh! che dire? favoloso.. spero diventi una specie di meta annuale.. troppo scialo.. e anche claudia lo era