lunedì 19 febbraio 2007

Giorni d'Europa

San Valentino per il parlamento Europeo segna la discesa in campo del nuovo presidente Pottering, che guiderà l'esecutivo dell'unione. Il 2007 è comunque un anno importante per la vecchia Europa, 50 anni fa infatti, il 25 marzo 1957, furono firmati i trattati di Roma, in cui si riconosceva nell'Europa un continente di pace, dove in altre parole gli stati erano e sono impossibilitati a “farsi” la guerra tra di loro. E' un anno importante in cui riflettere sui questi principi, che sembrano a volte così scontati e banali, ma per il loro raggiungimento si è dovuto versare molto sangue. E' il momento anche di riflettere di come l'Europa può cambiare, in meglio, la vita di noi tutti, convincendo dei paesi che racchiudendosi nel loro nazionalismo, non aiutano certo la costruzione dell'unione.

Recentemente la Francia e l'Olanda con un referendum popolare, hanno detto no alla costituzione europea. Bisogna rispettare le volontà di questi stati, anche se c'è un sentimento diffuso di contrarietà a questa soluzione. Prima di tutto perchè una costituzione europea garantisce ai suoi cittadini condizioni di eguaglianza che non dipendono piu da stati nazionali, ma dall'intera Europa.

Napolitano che non è certo nuovo al parlamento Europeo, lo scorso 14 febbraio ha tenuto un discorso di forte impatto, che certo per una volta ha scatenato negli italiani l'orgoglio di essere tali. Il presidente ha sottolineato l'importanza dell'unità Europea, del parlamento europeo che ha la stessa dignità di un parlamento nazionale e che le rappresentanze politiche “non obbediscono a logiche nazionali ristrette e divergenti, e che possono certo dividersi su questioni anche importanti, in votazioni certamente significative, ma convergono in assai larga misura nella visione dei fondamentali obbiettivi da perseguire al fine di rafforzare la costruzione dell' Europa unita” (G. Napolitano). Napolitano insiste molto anche sul valore delle istituzioni, dicendo che se si vogliono realizzare tutti quei progetti che il parlamento sta scrivendo, bisogna che l'azione della politica e delle istituzioni sia più forte, bisogna in altre parole valorizzare e rafforzare le istituzioni europee andando oltre le logiche nazionalistiche. Sono proprio quelle logiche nazionalistiche e di estrema sinistra, aiutate da un certo populismo, che vorrebbero tornare indietro dal trattato costituzionale. Sarebbe un errore gravissimo. Essere uniti nell' Europa è fondamentale per essere i primi senza tuttavia aver "paura" dei cinesi od altri. La paura può essere un arma letale. La "paura" diffusa in Europa, di una certa sinistra che vorrebbe riforme, e vorrebbe seriamente cambiare il volto dell'Unione.

Un problema che almeno per il sottoscritto, sembra fondamentale, è la "questione parlamentare". Ci sono troppi parlamentari, sono più d 780, e questo oltre a creare liste di persone iscritte a parlare praticamente infinite, si arriva alla fine a non arrivare a niente di importante. Si dovrebbe quindi, sempre nell'ottica di rafforzare le istituzioni, creare delle commissioni delegando a terzi gli oneri puramente tecnici.

L'Europa deve risolvere molte questioni, la povertà nei paesi emergenti, la questione energetica e ambientale, gli squilibri sociali e la pace. Deve diventare un veicolo di pace e viaggiare in tutti quei paesi dove un treno tale non è mai passato.



Nessun commento: