martedì 11 settembre 2007

Quei morti ammazzati

Forse l'America non si rende conto. Non riesco a farmi una ragione su questo.
Perchè l'america della guerra è quella delle foto, della patria, delle interviste e dei giornali, delle gesta dei soldati, dei colori di una bandiera. Non quella dei morti. Sono quasi 4000 i soldati americani morti nella guerra in Iraq, numero che supera di gran lunga quello altrettanto tragico delle torri gemelle e che va sempre aumentando.
Nel giorno della campana, del minuto di silenzio, della lettura dei nomi, il generale Petreus dichiara la posticipazione del ritiro delle truppe, si continua a sparare e ad uccidere civili. Per chi non l'abbia ancora fatto e forse non si rende conto dello schifo di cui sto parlando consiglio di guardare questo video , sono solo alcune immagini riprese da un soldato americano. Dove sono le commemorazioni per quei soldati? Perchè badate bene non sono eroi, come non erano eroi i morti del 2001, ma hanno in comune con questi l'esser morti per una mano ed una causa folle.
C'è un certa caratteristica italiota che tende a raggruppare un insieme di cose, fatti e persone, quel fare sincretismo dei concetti o per meglio dire "fare di tutt'erba un fascio". La mafia è un esempio lampante. Dire che tutti i politici sono dei mafiosi, vuol dire considerare quelli che hanno lavorato attivamente contro la mafia dei "non politici". Ci sono anche dei magistrati mafiosi, dei giudici mafiosi. In questo periodo va di moda, in un qualunquismo che a volte si confonde con la demagogia di un Grillo Condannato nel 1980 in via definitiva. Questo si chiederanno i lettori, cosa c'entra con la guerra in Iraq, con gli 80000 morti ammazzati in Iraq? Si deve avere fiducia nella politica, nelle istituzioni perchè, come dice Bertinotti, la politica deve fare lo scacco alla guerra. Avevano ragione i grandi movimenti per la pace.
La politica come creatrice di pace.

3 commenti:

Marco ha detto...

tu hai ragione, di fondo.. solo che io ho il brutto vizio di guardare la realtà come si presenta, e di riporre la mia fiducia dove essa viene ripagata, non in vuote utopie. la fiducia nella politica sta alla base della società, ma non per ciò ho fiducia nei politici che abbiamo (più o meno) votato. non posso forzatamente averla in idee che non condivido, ed in personaggi (più o meno, come sopra) inseriti in un certo modo di operare. questo non è qualunquismo, è nausea.

Andrea ha detto...

io non sto criticando il tuo compartamento e il tuo pensiero, che fondamentalmente condivido, ma un atteggiamento delle persone forse troppo ostile nei confronti di un sistema politico e non verso alcuni parlamentari mafiosi. Si dice quanto prendono i politici, ma non si criticamno mai o quasi i calciatori, i dirigenti di banca (a volte conicidono con i politici!), i grandi amministratori delegati, i pornoattori.
Frasi del tipo "destra e sinistra è tutto uguale!", ne sono un esempio. E' una forma di provincialismo e di ignoranza.

Marco ha detto...

qui sto con te al 100%